Eventi outdoor

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EVENTI IN OUTDOOR

 

FINALITA

 

La finalità di queste uscite esperenziali in natura è far in modo che i partecipanti riconoscano come queste esperienze in ambiente attivino emozioni e processi mentali coinvolti anche nel contesto della propria vita.

 

L'intento è portare l'individuo ed il gruppo a vivere una esperienza formativa: unire quelli che sono gli strumenti propri della psicologia - rilassamento, resilienza, gesitone emozioni, dialogo interiore..ecc-

 

ad attività esperenziali in montagna -trekking, ciaspolata, arrampicata, ferrata...ecc- di modo che la persona possa avere una lettura per il proprio se mentre è in "cammino", essere per agire ed agire per essere.

 

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EVENTI IN OUTDOOR

 

 

 

OBIETTIVI

 

Svolgere un’attività fisica al di fuori del proprio contesto di vita, nell’ambiente di montagna


Vivere le attività esperenziali come “laboratori” per sperimentare emozioni significative


Sviluppare ed accrescere il senso di efficacia personale e riconoscere le proprie fragilita mettendosi alla prova nel contesto naturale

 

I partecipanti verranno introdotti ai principi della Mindfulness, alle tecniche immaginative per lo sviluppo delle emozioni "positive" e la gestione di quelle "negative",

 

oltre che avere spunti di riflessione su concetti di psicologia quali resilienza, zona di comfort, self-efficacy, dialogo interiore, posto sicuro..ecc

 

IN COSA CONSISTE?

 

La giornata o le giornate prevedono dunque attività strutturate di gruppo unite a quelle esperienziali di treeking, ciaspolata, arrampicata, torrentismo, ferrata...ecc

 

insieme alla collaborazione ed al lavoro delle guide alpine della Pietra di Bismantova.   

 

 

La montagna da sempre mette a "nudo" diverse emozioni, sia positive che negative: leggendole, imparando a riconoscerle, a dargli un nome, quanto appreso risulterà utile non solo nel momento presente ma anche nel contesto di città e nella routine della vita quotidiana.

 

A CHI SI RIVOLGE?

 

 OUTDOOR-EDUCATION:

 

Rivolta a scuole ed enti di formazione con l'obiettivo di  conoscere i propri punti di forza e le proprie risorse; sviluppare i processi comunicativi di gruppo; accrescere il senso di fiducia personale; conoscere ed imparare a gestire le emozioni; confrontarsi con il proprio mondo e quello dell'altro;

"educare al bello, al difficile, all'Altro"

 

FORMAZIONE IN&OUT:

 

La formazione aziendale ha come obiettivo quello di lavorare sul clima aziendale - star bene in azienda -

Agendo sull’analisi dei fabbisogni del team in modo da creare nuove competenze per migliorare la qualità del lavoro all’interno del gruppo;

 

MONTAGNATERAPIA

 

Rivolta a cooperative sociali e/o enti sociali per utenti con difficolta socio-relazionali e cognitive

"un originale approccio metodologico a carattere socio-educativo, finalizzato alla cura, al miglioramento ed al potenziamento delle proprie capacità e risorse personali finalizzato alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità"

 

 

ATTIVITA OUTDOOR

 

Trekking Experience


Sviluppa la coesione
Aumenta l’appartenenza
Cresce la comunicazione

 


Arrampicata


Sviluppa la fiducia
Aumenta la resilienza
Cresce la collaborazione

 

Via Ferrata

 

Sviluppa l’autostima
Aumenta il problem solving
Allarga la comfort-zone

 


Esperienza in notturna


Sviluppa il Decision Making
Aumenta l’intelligenza emotiva
Confidenza con il senso del limite

 

 

DOVE SI SVOLGE?

 

Nel “magico” Appennino Tosco-Emiliano e non solo;

 

"Amo la montagna perché è sincera: se esci dal rifugio e ti incammini lungo il sentiero puoi provare tutte le emozioni che la vita ti concede e quando provi dolore, fatica, ansia, paura, la montagna ti mette a nudo, non puoi fuggirle ma devi farci i conti, un po’ come la vita in certi momenti"

 

COLLABORAZIONI

 

Dal 2017 le iniziative di formazione, montagnaterapia e di outdoor-education vedono da sempre l'importante collaborazione delle guide
alpine del nostro territorio.



Collaborazioni:

Centro di Formazione Professionale Nazareno di Carpi (MO); Fondazione Campori di Soliera (Mo);Fondazione progetto
Uomo di Belluno (BL); AIDAI Veneto (Associazione Italiana per i Disturbi di Attenzione e Iperattività) (BL); Scuole Sassi di Soliera
(MO); Cooperativa Accento di Reggio Emilia (RE); il giardino sul fiume di Luca Bacilieri (MO); Associazione Sopra le righe dentro l'Autisimo di
Carpi (MO); Cooperativa Ovile di Reggio Emilia (RE); Cooperativa Aliante di Modena (MO); Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi (MO); Centro Tina di Sassuolo (MO); Gip Studio (MO); Cooperativa Gulliver (MO);

 

  • Perché la montagna può considerarsi terapeutica? Cosa c'è oltre alla vetta?

    Perché la montagna può considerarsi terapeutica? Cosa c'è oltre alla vetta?

     

    In montagna attraverso il cammino ci si focalizza sui propri stati d'animo, sulle mutazioni e sui cambiamenti che avvengono dentro sé stessi così come accade nel terreno, nel panorama, nel cielo o nel meteo. Non solo ma la montagna con le sue difficoltà ti porta a contatto con emozioni negative che sempre più spesso l'individuo nega a sé stesso e che fatica a riconoscere. 

     

    In questo laboratorio "naturale" le forti emozioni, i legami che si creano e le interazioni che la montagna fa emergere permettono all'individuo di sperimentarsi con un sé stesso che inevitabilmente, posto di fronte a certe situazioni, non può essere più lo stesso. In montagna si esaltano i propri limiti così come le proprie risorse e si riattivano sistemi motivazionali primitivi che spesso nella realtà di tutti i giorni si tengono sotto traccia. In montagna e con il gruppo si attivano anche processi relazionali alla base dell'essere umano: la necessità di legarsi agli altri, di dipendere dall'Altro, il bisogno di solitudine e di isolamento, l'affidarsi ma al tempo stesso il ritirarsi dall'altro.


    e la Psicologia?


    Il ruolo del professionista che insieme alla guida alpina accompagnerà il gruppo è prima di tutto di aiutare i processi comunicativi e di relazione tra i componenti al fine di formare il “gruppo” così come fornire momenti di scambio in cui si possano cogliere e leggere tutte le sfumature che una esperienza del genere offre. È compito dunque del professionista introdurre e far vivere una esperienza che stimoli l’interesse e la passione per l’attività proposta attraverso l’utilizzo di strumenti complementari alla guida atti a dare un significato di lettura rispetto a ciò che si stà facendo ed al perché lo si fa con l’obiettivo ultimo di far sì che ciascuno ritorni alla “città” con qualcosa di nuovo e utile per il proprio sé.